Cosa vedere ad Altamura

Quasi al confine fra Puglia e Basilicata, a 40 km da Bari e a 19 km da Matera, sorge Altamura, rinomata in tutta Italia, ed anche nel mondo, per la produzione di un tipico pane DOP. È un centro tradizionalmente agricolo: infatti il suo territorio, favorito dalle condizioni climatiche e morfologiche, è naturalmente predisposto alla coltivazione del grano, diventando così uno dei centri più importanti di trasformazione del grano duro. Parte del territorio di Altamura è inclusa nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia che, insieme al Pulo (una dolina carsica), costituiscono le due aree protette della zona.

La parte antica della città è costituita da un borgo in cui si alternano stradine e “claustri”, tipiche piazzette chiuse che garantivano un tempo la vita in comune e la difesa delle famiglie. All’interno del borgo si trova anche la Cattedrale federiciana, un alto esempio di romanico pugliese del XIII secolo. Sono inoltre da ricordare i ritrovamenti archeologici di interesse mondiale: l'Uomo di Altamura (uno scheletro quasi integro -unico al mondo- di Homo arcaicus) e la cava dei dinosauri (una cava in cui sono state ritrovate impronte di dinosauri). Per questi ritrovamenti lo Stato italiano ha candidato Altamura a diventare uno dei Patrimoni dell’Umanità riconosciuti dall’UNESCO.

Cattedrale di Altamura

Il fondatore del Duomo di Altamura, nel 1232, fu Federico II di Svevia imperatore del Sacro Romano Impero, che fece realizzare la chiesa dedicandola alla Maria Assunta di Gravina. Il modello originario è quello che possiamo trovare in molte cattedrali romaniche pugliesi e che trova uno degli esempi più famosi nella Basilica di san Nicola a Bari, ma qui viene realizzato con il nitido linguaggio del gotico federiciano che prevede forme cristalline e decori raffinati di ascendenza orientale.

All’epoca del sovrano angioino risale la realizzazione del portale settentrionale che oggi si apre in piazza duomo, mentre la realizzazione di una seconda torre campanaria, l’area dell’altare e dell’attuale sagrestia furono aggiunte nella prima metà del Cinquecento. Opere settecentesche sono invece la loggetta tra i due campanili con le statue della Vergine tra i SS. Pietro e Paolo, le terminazioni delle torri campanarie e il rivestimento interno in marmo. Una leggenda racconta che Federico II nascose in uno dei pilastri della cattedrale un tesoro, il quale servirebbe per la ricostruzione della Cattedrale nel caso in cui dovesse verificarsi la distruzione della stessa.

I Claustri

I claustri sono tipiche piazzette o larghi che si aprono sulle vie principali del centro storico altamurano. La denominazione locale è gnostre e sono unici nell’architettura popolare. Se ne contano circa 80 e rappresentano l’aggregarsi spontaneo di gruppi familiari o etnici. La loro conformazione assolveva, oltre che ad una funzione sociale anche ad una difensiva: il claustro, con l’unica entrata, costituiva una trappola per i nemici che, se si fossero avventurati all’interno sarebbero rimasti imprigionati e subissati da lanci di pietre o altro. Esistono due tipi di claustri: quello di tipo greco con il largo tondeggiante e al centro un pozzo o albero; quello di stile arabo stretto e lungo, con una piccola strada chiusa e in fondo un pozzo per le acque piovane.


La cava dei dinosauri

In località Pontrelli, nota come cava dei dinosauri, sono state rinvenute nel 1999, trenatmila orme di dinosauri. La grande importanza di questo ritrovamento (a oggi questo è ilsito più ricco e importante d’Europa e forse del mondo) sta nell’elevatissima biodiversità che caratterizzava gli individui presenti contemporaneamente nello stesso luogo. Le impronte risalgono al Cretacico superiore, tra i 70 e gli 80 milioni di anni fa, quandoil clima in Puglia era di tipo tropicale (caldo umido), e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a 5 gruppi diversi dinosauri, erbivori e carnivori.

L'uomo di Altamura

Il 7 ottobre 1993, venne finalmente scoperto l’ “Uomo di Altamura”, unici resti di scheletro umano integro risalenti al paleolitico medio-inferiore. Il reperto scoperto nella grotta di Lamalunga rappresenta uno dei più grandi rinvenimenti paleontologici, in quanto, l’ottimo stato di conservazione, l’integrità del reperto, l’assenza di deformazioni, e la presenza del cranio, intero, rappresentano una buona occasione per una migliore conoscenza e definizione dei meccanismi di evoluzione che hanno portato al popolamento europeo e al ciclo neanderthaliano.

Il Pulo di Altamura

Nella Murgia Nord, nei pressi della grotta Lamalunga, si apre una dolina carsica: il Pulo di Altamura. Questa è la più grande dolina murgiana, larga circa 550 metri e profonda nel punto più basso 95 metri. Ha pareti scoscese ma erbose, con uno stretto sentiero che scende fino in fondo. Sul fondo vi è un tappeto di terra fertile coltivata e su una parete rocciosa vi sono alcune caverne. I manufatti litici ritrovati testimoniano che le caverne che si aprono nella parete, furono abitate nel paleolitico.